Riguardo alla discussione avvenuta in chat, ho pensato che il conto lavorazione vada gestito così:
- consegna di merci grezze al fornitore mediante un documento di trasporto da stock-movimenti interni, che sposta la giacenza del prodotto dal magazzino delle merci ad un magazzino virtuale (magari intestato al fornitore)
- analogo per la riconsegna delle merci quando sono state lavorate dal fornitore. In questo modo la giacenza nel magazzino virtuale sarà sempre quella dei prodotti che sono "presso il fornitore in lavorazione" e legalmente si può dimostrare che "non sono stati venduti".
Se le merci cambiano natura (cioè se il prodotto grezzo viene modificato e quindi si utilizzano due codici diversi) credo si dovrà costituire una distinta base per correggere la giacenza (e poi si fa una "produzione virtuale" per convertirli?). Non è un po' macchinoso? Forse se la riconsegna delle merci automaticamente scaricasse dal magazzino virtuale il prodotto grezzo e inserisse il prodotto finito...
Se le merci non cambiano natura (esempio l'auto in riparazione) penso che sia più opportuno parlare di conto riparazione piuttosto che di conto lavorazione.
Ho dato un'occhiata veloce alla legge, me ne intendo poco, ma mi pare che quanto sia richiesto sia una contabilità di magazzino (e con i movimenti interni dovrebbe essere corretto, sono visualizzabili dai vari magazzini) e l'emissione di un documento di trasporto recante la scritta "conto lavorazione" invece che "conto vendita".
Riguardo al costo della lavorazione, stiamo di nuovo parlando di costi generali, contabilizzabili a consuntivo come per le provvigioni. Il mio fornitore che mi fa la lavorazione potrebbe fatturarmi molte lavorazioni in un mese. E potrei avere più lavorazioni per lo stesso prodotto.
In alcune realtà ho visto gestire mediante foglio elettronico una cosa simile: consideravano tutti i costi indiretti (anche il personale, l'energia elettrica, il trasporto dei beni... eccetera) a consuntivo e facevano una previsione per il periodo successivo. Poi calcolavano una unità di costo indiretto che permetteva poi di scegliere accuratamente il prezzo di vendita dei prodotti in modo da coprire i costi. La contabilità analitica per centro di costo non dovrebbe aiutarci a gestire questo problema? non so.
ciao ciao
Paola
