Antoniov ha scritto:
Gigidn,
probabilmente l'errore nome>60 caratteri è dovuto alla separazione cognome e nome delle persone fisiche.
Ti consiglio di effettuare il porting del modulo
github.com/Odoo-Italia-Associazione/l10n...0/l10n_it_fiscalcode che ti sarebber di grande aiuto.
Il CAP è in effetti un errore dello schema. Tra l'altro lo schema scaricato dalla pagina dell'Agenzia delle Entrate non accetta partite IVA (senza il prefisso nazione) più corte di 9 caratteri. Vanno in errore le partite IVA di Spagna e Irlanda.
Io ho corretto lo schema e per fortuna l'Agenzia delle Entrate ha accettato questi valori.
Tutto questo per invitarti a sviluppare insieme all'Associazione. Con lo Spesometro abbiamo sperimentato con successo una bella collaborazione. Tu potresti gestire tutto il porting verso la 10.0. Gli utenti sarebbero felici.
Sfortunatamente no, anche perchè nel mio caso non gestisco clienti che fanno vendite a privati. La denominazione era qualcosa del tipo "picopallo s.r.l. eredi di mario rossi della bla bla bla" ... ora di preciso non ricordo ma cosi' era riportato in fattura e la denominazione andava oltre i 60 caratteri consentiti. Purtroppo in questo, come in mille altri casi simili, poco puo' fare il software e bisogna procedere ad una bonifica manuale del dato. Chi ha creato la specifica dello spesometro nella migliore delle ipotesi fa altro di mestiere e non ha mai visto una fattura in vita sua da qui tutte le problematiche riscontrate in questi giorni.
E' assurdo prevedere un campo obbligatorio e poi consentire di valorizzarlo con "DATO ASSENTE", era meglio non metterlo obbligatorio, cosi' come dover specificare natura N1 per le fatture omaggio solo perchè il controllo in presenza di IVA a zero si aspetta una "natura", quella operazione non sta in natura N1 ma per far passare il file (non i controlli sullo schema perchè quelli vanno) è l'unico modo o si otterrebbe uno scarto (strada suggerita dal call center dell'agenzia nei rari casi che siam riusciti a parlarci).
Per quando riguarda il CAP, essendo esso un dato non obbligatorio in talune circostanze, controllo che sia composto da sole cifre e se non lo è evito di esportarlo ... questo risolve buona parte dei problemi sul cap appunto.
Ma devo ripetermi, il problema non è nello specifico caso ma nel suo insieme, La realizzazione dello scema è stata fatta a "cazzo di cane" (perdonate il francesismo) e la sua implementazione ancora peggio. hanno messo una serie di controlli restrittivi che non hanno tenuto conto degli innumerevoli casi particolari e pertanto lo schema è risultato fallace. La parte tragicomica è che l'adeguamento è ricaduto sui contribuenti (chiamati a modificare la loro base dati per adeguarla alle stravaganze richieste) e sui produttori di software che hanno dovuto implementare patch specifiche per evitare lo stallo. Un grosso danno economico solo perchè in sogei non sanno lavorare.
Nel mio piccolo posso dirti che abbiamo 1 ed in alcuni casi 2 risorse impiegate a tempo pieno negli ultimi 15gg per risolvere insieme ai clienti tutti i problemi causati da dati incompatibili con il tracciato, uno sforzo umano ed economico che nessuno ripagherà a parte la stima e la fiducia del cliente che non è stato abbandonato alla deriva in questa bolgia.
Analoghe problematiche, se non peggio visto il numero di clienti, le stanno sperimentando i commercialisti. La proroga è un palliativo, servono interventi strutturali che non ricadano sulle spalle di contribuenti/operatori del settore ... se fossi io il ministro avrei preso l'unica decisione possibile, annullare lo spesometro far piazza pulita in sogei e solo successivamente ripristinare il tutto perchè era ed è l'unica soluzione possibile in presenza di tanta incompetenza. Ma siamo in Italia e le poltrone sulle aziende di stato non saltano mai pertanto di dovremmo adeguare
Per quando riguarda la possibilità di collaborare io sono sempre disponibile e a chi in questi giorni mi ha chiesto un consiglio e/o un aiuto l'ho sempre dato (senza nulla a pretendere a scanso di equivoci) ma la mia posizione sulla fiscalità resta quella espressa in altro post e la recente esperienza con lo spesometro piu' che farmi cambiare idea ha maggiormente confermato tale linea. Lo sforzo necessario a sviluppare e rilasciare componenti fiscali nei modi e nei tempi imposti dai balzelli italiani va finanziariamente sostenuto.
Cio' non di meno ad oggi abbiamo, che io sappia, almeno 3 versioni distinte dello spesometro realizzate tutte da zero il che vuol dire aver impiegato 3 volte le risorse necessarie a realizzarlo ... uno spreco inutile di risorse. Ad esempio solo troppo tardi mi so reso conto che abbiam fatto un lavoro simile, riunire in singolo modulo tutti i bind pyxb per superare gli accavallamenti degli schemi.
Son ormai diversi anni che lo ripeto, ma le mie parole si disperdono al vento, se vogliamo avere una fiscalità decente su odoo a costi contenuti serve una NO PROFIT che si occupi esclusivamente di questo aspetto ma questa no profit va in qualche modo finanziata e le persone che vi lavorano retribuite un po' come avviene per apache group per citare un nome famoso o per la "eclipse".
Questo forum ha migliaia di iscritti, è un riferimento per odoo in italia eppure a fronte della ridicola cifra richiesta per associarsi (10 euro annui lo ricordo) gli iscritti all'associazione son poche decine. In altre parole si prende dal lavoro altrui ma non si è disposti a scucire neanche un centesimo ... forse è arrivato il momento di riflettere seriamente su questo punto.