ARGOMENTO: Disco secondario per i dati

Ciao nelle varie guide che trovo per la rete (in primis quella ben fatta di OE-italia) non viene menzionata un'installazione nella quale il database, i file di log delle transazioni e altri dati (filestore dell'FTP, log di OpenERP) risiedano su un disco secondario.
Provengo dal mondo SQL Server e per me è "legge" usare un secondo disco per tenere i database e i file di dati, magari un disco dedicato solo per i log delle transazioni del database.
A rigor di logica mi verrebbe da pensare che anche in Linux ci siano gli stessi vantaggi.
Ma è una configurazione che si usa? O può dare problemi con OE?
Me lo chiedo perchè appunto non viene menzionata da nessuna parte - e anche quasi tutti i sistemi che vedo in giro hanno il database nel disco di sistema, in /var/lib/eccetera.

Mi pare di capire che non provieni dal mondo Linux. La separazione dei dischi non avviene a livello di Odoo/OpenERP ma a livello di sistema operativo. Odoo/OpenERP usa il database postgresql ed il db server a gestire l'allocazione.

Per essere più concreti:

• In Linux puoi montare diversi dischi su un unico filesystem. Puoi trovare molta documenatzione in rete
• I file variabili in Linux sono nella directory /var che per l'appunto può essere un altro disco
• I log, di norma sono in /var/log; in Odoo/OpeERP c'è uno specifico parametro. Ti riporto la mia documentazione www.zeroincombenze.org/wiki/OpenERP/Parametri_Configurazione
• Per il db devi consultare la documentazione di postgresql; i database sono definiti dalla variabile PGDATA; in rete trovarai molta documentazione
• A rigor di logica, il db server dovrebbe essere staccato dall'application server
• Tutto questo, con le opportune correzioni funziona anche in ambiente Windows che è sconsigliato per questa applicazione

Spero di averti dato gli spunti necessari per trovare una soluzione adatta alle tue esigenze.

antoniov.shs-av ha scritto:
In poche righe mi hai detto un sacco di cose, grazie.
E' abbastanza per capire che l'approccio è diametralmente opposto, meglio non improvvisare.

Una sola domanda: è possibile partire da un unico disco e in seguito "spostare" i file su più dischi diversi? senza dover rifare le installazioni?

Si, per lo stesso principio sopra esposto.
Puoi ridefinire (con attenzione)la variabile PGDATA e/o la variabile di configurazione del log.
Ogni spostamento richiede lo spegnimento del servizio e la riaccensione successiva.

Se il tuo scop è la sicurezza, ti conviene approfondire le modalità di backup del database con un file batch nella cartella schedulazioni (se Windows) o con l'uso di cron (se Linux).

Se il tuo scopo è l'ottimizzazione del sistema, allora di presume un grosso database ede è meglio appoggiarsi a qualcuno che ha un po' di esperienza.

Se il tuo scopo è imparare, allora leggiti la documentazione su internet e prova!

Nelle mie pagine www.zeroincombenze.org trovi qualche notizie sui vari ambienti. Non è la bibbia ma un piccolo aiuto

Raffaele ma questa "partizione" che scopo avrebbe? Performance in lettura? forze e' meglio una strategia RAID1, performance DB forse e' meglio spostarlo in macchina separata ... etc etc ...

Una installazione senza interfaccia grafica (sto male solo al pensiero ) di linux praticamente non consuma risorse ...

*nix is not winzozz e per quando ci siano svariate installazioni server io un server windows non lo farei mai e poi mai.

Per Antonio: si puo' fare un swap a caldo di una partizione (anche db) con qualche accortezza

è una best practice in ambiente winzozz avere un disco di sistema (più magari un disco per il file di swap) ed n dischi dati (fileserver, datafile del database, transaction log, ecc).
Questo sia per performance (letture e scritture concorrenti su dischi diversi) ma anche per sicurezza: i dischi sono liberi di rovinarsi ognuno per conto suo.
E ciascuno ha un proprio filesystem.
Che poi i dischi siano logici, e fisicamente siano dei dischi in RAID, oppure siano partizioni di RAID, o siano delle LUN, fa relativamente poca differenza (sottolineo relativamente, dipende molto dal controller RAID o della SAN come riesce a gestire accessi simultanei a partizioni diverse ma sugli stessi dischi e mille altri fattori di infrastruttura).

Nella mia diretta e limitata esperienza (ho all'attivo una cinquantina di server PMI ed enterprise) e in quella dei miei collaboratori (migliaia di windows server edizione datacenter) questo è sempre stato un ottimo approccio - e le quattro volte in 12 anni che ne ho avuto bisogno è stata la soluzione vincente.

Comunque non sono un sistemista se non per pratica e studio, e la prima installazione e hardening di Ubuntu da zero l'ho completata non più di due mesi fa, per cui mi fa molto piacere leggere i vostri pareri sull'argomento.