In questa sezione è indicato quanto è necessario seguire per entrare nello spirito delle traduzioni.
Realizzare una buona traduzione
Quando ci si appresta a realizzare una traduzione l’obiettivo finale deve essere quello di realizzare una buona traduzione. Per raggiungere questo traguardo non si deve pensare che la traduzione debba essere una mappatura dei termini dell’originale, ma allo stesso tempo non si deve stravolgere la volontà dell’autore e il significato delle parole usate nell’originale.
Realizzare una buona traduzione significa quindi che la versione in italiano di un programma deve essere comprensibile ad un madrelingua inglese. Il processo di traduzione può quindi comportare, ove necessario, un adattamento del testo di partenza alle esigenze specifiche dei lettori di un determinato paese.
Ricercare la semplicità d’uso
Ogni applicazione è sviluppata per permettere ad un generico utente di compiere uno specifico compito o azione. Una buona traduzione per le applicazioni Odoo è quella che pone l’utente al centro della propria attenzione.
Per conseguire tale risultato si deve tenere bene a mente che una interfaccia utente è completamente relazionata alla psicologia. Le forme, i colori, le immagini, le parole influiscono sul legame utente-interfaccia in maniera magari invisibile, ma forte.
Oltre quindi a garantire le funzionalità necessarie, è importante che ciascuna applicazione presenti una chiarezza e una coerenza con se stessa e con le altre. Ciò è particolarmente vero in un software complesso come Odoo, nel quale le varie applicazioni sono interconnesse tra loro.
Una buona traduzione quindi cerca di soddisfare le seguenti caratteristiche:
Una buona traduzione è immediatamente comprensibile
L’utente deve essere messo nelle condizioni di comprendere cosa accade in maniera chiara e precisa, perché la traduzione rende l’originale in modo fedele al significato o con termini di uso comune - questo è importante perché tipicamente l’utente non legge mai i manuali :-);
Una buona traduzione non è ambigua
Poiché errare è umano (o anche se qualcosa può andar male lo farà) è importante mettere in giusta evidenza azioni che possano risultare dannose o distruttive;
Una buona traduzione è ben integrata
Le applicazioni devono essere coerenti tra loro e con l’ambiente grafico, così da creare una sensazione confortevole nell’uso dell’intero sistema. Per tale motivo è importante tradurre allo stesso modo le stesse stringhe o stringhe diverse che intendono la stessa azione.
Mantenere il messaggio originale
Porre l’utente al centro della propria attenzione non vuol dire modificare il contenuto informativo del messaggio per semplificarlo.
Se possiamo infatti considerare giusto e auspicabile migliorare la comprensibilità di un messaggio (la frase originale è un po” contorta o usa modi di dire o strutture improponibili in italiano), è da considerare errore la sostituzione di un termine con uno più semplice o generico solo perchè la maggior parte degli utenti potrebbe non comprenderlo.
Se è stato utilizzato nel testo originale un termine o concetto ben preciso, non esiste ragione per modificarlo nella traduzione: evidentemente l’autore ritiene che l’uso della applicazione necessiti di tale conoscenza o proprietà di linguaggio.
Ovviamente è anche possibile che l’autore originale abbia sbagliato o esagerato; in tal caso è opportuno uno scambio di opinioni con lo stesso o segnalare prontamente il bug.
Nota
Caso d’uso
Un esempio tipico di termine ben preciso è host.
Tale termine non va tradotto con sistema o macchina o computer, non solo perché quest’ultime sono le traduzioni di altre parole (system, machine e computer rispettivamente), ma soprattutto perché nessuno di tali termini è la traduzione di host.
Host, quando usato a proposito, deve rimanere, anche se il tipico utente medio non conosce neppure l’esistenza del termine.